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Come si misura la velocità dei campi da tennis?

Il CPR e il CPI sono entrambi metodi per misurare la velocità dei campi da tennis. Tuttavia, esistono differenze sostanziali tra i due. Il CPR (Court Pace Rating) misura l’effetto che la superficie ha sulla pallina da tennis, considerando il coefficiente di attrito e la restituzione verticale della palla. Viene rilevato tramite un test che utilizza una macchina sparapalle e un attrezzo chiamato Sestée. Il CPR viene utilizzato per classificare i campi in 5 categorie stabilite dall’ITF.

Il CPI (Court Pace Index), invece, è una misurazione completamente indipendente che deriva dai dati raccolti da Hawkeye attraverso il sistema di telecamere a triangolazione. Mostra la velocità effettiva dei campi misurata durante le partite reali e consiste in una media calcolata su sette giorni di un torneo ATP. Il CPI deve essere rilevato durante il torneo e non prima.

In sintesi il CPR rappresenta una classificazione della superficie effettuata dall’ITF, mentre il CPI rappresenta una misurazione della velocità effettiva dei campi durante le partite reali.

Il CPR classifica i campi in base a 5 categorie stabilite dall’ITF. La classificazione è basata sull’effetto che la superficie ha sulla pallina da tennis, tenendo conto del coefficiente di attrito e della restituzione verticale della palla. Le categorie sono:

1 campi lenti (meno di 29),

2 campi medio-lenti (tra 30 e 34),

3 campi medi (tra 35 e 39),

4 campi medio-veloci (tra 40 e 44)

5 campi veloci (maggiore di 45)

 


Tabella 1: Fornitore, superficie, ITF-PCR e palla ufficiale dei tornei master 1000 giocati su cemento.              
Fonte:
perfect-tennis.com

Il CPI è una misura indipendente che deriva dai dati raccolti da Hawkeye attraverso il sistema di telecamere a triangolazione. Mostra la velocità effettiva dei campi misurata durante le partite reali e consiste in una media calcolata su sette giorni di un torneo ATP.

La formula utilizzata per calcolare il CPI è: CPI = 100(1-μ) + 150(0.81-e), dove μ è il coefficiente di attrito e e rappresenta il coefficiente di restituzione.

La classificazione dei campi fatta dal CPR è valida anche per i valori calcolati con il CPI. Tuttavia, il CPI deve essere rilevato durante il torneo e non prima. I fattori che influiscono sui valori del CPI sono l’altitudine del campo, gli strati sottostanti la superficie di gioco, i fattori meteo per i campi all’aperto e la tipologia di palle utilizzate.


Tabella 2: Valori di CPI rilevati dal 2015 al 2019 durante i master 1000 giocati su cemento.              
Fonte:
The Raquet ATP Court Speed Data

 

Se consideriamo le finali di Londra e il torneo di Paris Bercy, entrambi giocati in ambiente indoor, possiamo notare come la velocità della superficie a Parigi possa essere più variabile di anno in anno rispetto a Londra. Ciò è evidenziato dai dati del CPI rilevati per i tornei indoor nelle stagioni 2017 e 2018, con Vienna e Basilea rilevati nel 2017, mostrando una variazione nella velocità dei campi da medio-lento a medio-veloce. Inoltre, in ambiente indoor non ci sono condizioni meteo influenti, ma la velocità dipende dalla combinazione tra la tipologia di palle ufficiali e gli strati che compongono la superficie dura, come la superficie di finitura, il terzo strato (base regolare), il secondo strato (fondazione per evitare il congelamento) e il primo strato (che separa il terreno dagli strati del campo).



Grafico 1: Confronto Paris Bercy e ATP Finals 2015-2019

Attualmente, i campi da tennis in cemento sono composti da una base regolare in cemento o asfalto e una superficie di finitura in acrilico o poliuretano. Queste sostanze vengono utilizzate per dipingere le linee bianche e i campi con diversi colori. Inoltre, i campi in cemento possono anche avere uno strato imbottito sotto la superficie di finitura per influire sulla velocità desiderata del campo. Maggiore è la quantità di sabbia aggiunta alla miscela utilizzata per dipingere la superficie d’usura, più lento sarà il campo. La maggior parte dei tornei per professionisti si giocano su campi in acrilico/poliuretano. In ambiente indoor, il valore del CPI dipende principalmente dall’assemblaggio degli strati che compongono la superficie dura. In base ai valori esposti nelle tabelle 2 e 3, si può facilmente passare da slow a medium-fast, passando per tutti i valori intermedi. È importante comprendere i contratti di fornitura della superficie e le direttive organizzative con cui vengono assemblati gli strati dei campi.



Tabella 3: Valori di CPI rilevati nel 2017-2018 dei tornei 1000 e 500 giocati su cemento.                                  
Fonte:
The Raquet ATP Court Speed Data

 

Gli organizzatori degli eventi tennistici scelgono innanzitutto un fornitore di superfici in grado di preparare i campi del loro torneo secondo quanto pianificato. La scelta è spesso basata sulle superfici che il fornitore produce o può offrire a catalogo. Ad esempio, lo US Open ha scelto Advanced Polymer Technology nel 2020, utilizzando la superficie Laykold Cushion Plus. Una volta selezionata la superficie del torneo, il fornitore e l’organizzatore lavorano insieme per produrre una superficie che giochi alla velocità richiesta dai direttori tecnici e dagli organizzatori del torneo. Ad esempio, il master 1000 di Miami, come lo US Open, utilizza Laykold Cushion Plus, ma l’organizzazione voleva una velocità simile ad altri tornei ITF 3 Medium Pace-Rating. Il fornitore quindi personalizza la sua miscela di prodotti e l’installazione per modificare la velocità della palla e ottenere il risultato desiderato, cambiando gli strati sottostanti del campo e il rivestimento con particelle di sabbia che influiscono sulla velocità del campo. È importante notare che le superfici possono essere modificate in modo significativo per influire sulla velocità, e non sono solo una soluzione pronta.

In conclusione, abbiamo visto che le superfici, sebbene classificate secondo gli standard di CPR dell’ITF, non riflettono la velocità effettiva dei campi in cemento, sia indoor che outdoor, ma forniscono solo una misura orientativa che può essere modificata dagli organizzatori. Tuttavia, è difficile determinare la velocità effettiva dei campi prima di rilevare i dati tramite il sistema Hawkeye, poiché i dati vengono elaborati solo dopo il torneo e i dati storici sono variabili e poco affidabili. Lo scrivente ritiene che l’eterogeneità nella velocità dei campi di cemento indoor e outdoor sia accettabile a condizione che sia esposta alla luce del sole e sia resa nota a tutti, forse con un sistema diverso dai valori del CPI rilevati al termine del torneo.


Andrea Canella
E-mail andreacanella@gmail.com 
Autore in Ubitennis
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